Che Cos’è l’Aceto Balsamico Tradizionale e Come Viene Fatto?

Che Cos’è l’Aceto Balsamico Tradizionale e Come Viene Fatto?

L’Aceto Balsamico Tradizionale viene prodotto a Modena e Reggo Emilia fin dal lontano Medioevo. Per secoli è stato prodotto solo per uso familiare.  Le botti usate per invecchiare l’aceto balsamico sono state tramandate da generazione in generazione ed erano spesso date come dote. Oggi, l’aceto balsamico è un prodotto che può essere trovato in tutti i supermercati, però quello che vedete spesso sulle mensole non è purtroppo l’Aceto Balsamico Tradizionale ma una versione industriale chiamata Aceto Balsamico di Modena oppure semplicemente un’imitazione.  Curiosa di capire la differenza tra queste varietà, sono andata all’Acetaia Malpighi, uno dei produttori più antichi dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico TradizionaleLa famiglia Malpighi produce l’Aceto Balsamico Tradizionale dal 1850. Oggi esporta in tutto il mondo e il brand Malpighi è riconosciuto come leader mondiale di alta qualità dei prodotti Made in Italy. Più di 22.000 persone passano dall’Acetaia Malpighi per partecipare ad un tour di degustazione. Come dice il Presidente Massimo Malpighi, “Assaggiare i nostri prodotti è il modo migliore per i consumatori per capire la differenza fra Aceto Balsamico Tradizionale e gli altri prodotti che si trovano sul mercato. Dopo aver degustato i nostri prodotti, le persone diventano i nostri promotori perché possono immediatamente capire la differenza sia nel sapore che nella qualità.”

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico TradizionaleI produttori di Aceto Balsamico Tradizionale sono un gruppo di persone appassionate, mentre i produttori industriali imbottigliano chili di liquido acquoso in breve tempo, ci vogliono 90 chili di uva e 25 anni di invecchiamento per produrre 7 bottiglie da 100ml nell’Acetaia Malpighi.

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico Tradizionale

5 Elementi Necessari per Produrre l’Aceto Balsamico Tradizionale:  

1. Microclima — Modena ha un clima unico, essenziale per produrre l’Aceto Balsamico Tradizionale (freddo/umido in inverno, caldo/umido in estate).

2. Uva — Le uve devono provenire da vitigni tradizionalmente coltivati nella provincia di Modena.

3. Le botti Devono essere usati 5 diverse tipi di legno: ciliegio, castagno, rovere, gelso e ginepro.

4. Consorzio —  L’Aceto Balsamico Tradizionale deve obbedire alle regole dettate dal consorzio il quale controlla rigorosamente che siano rispettate e solo dopo un rigoroso esame delle proprietà organolettiche approva il prodotto.  Siccome gli imitatori non si attengono a questi processi ben definiti, il consorzio oltre ad essere un filtro e anche una garanzia nel decretare l’autenticità degli aceti balsamici.

5) Invecchiamento — L’aceto dovrebbe essere invecchiato per un minimo di 12 anni.

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico TradizionaleLa produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale è abbastanza semplice. Le uve provenienti dalla provincia di Modena vengono schiacciate e cotte a fuoco lento per 24-48 ore in modo da produrre il mosto. Dopo che il mosto ha riposato ed ha subito una fermentazione zuccherina ed acetica, viene decantato in botticelle di diverse dimensioni rispettando i vari passaggi nei diversi tipi di legno e sistemate in locali adeguati ad assicurare al prodotto le naturali escursioni termiche e la necessaria aerazione.  L’Aceto Balsamico Tradizionale dovrebbe poi invecchiare minimo 12 anni.  

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico Tradizionale

Tipi di Aceto Balsamico 

Ogni tipologia di aceto balsamico ha la sua funzione, potremmo definirlo simile a vino.  Non vorrete sprecare una bottiglia da 200euro come vinaigrette per l’insalata oppure spruzzare l’aceto di una bottiglia da 2 euro sopra il Parmigiano Reggiano.

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico Tradizionale

Ecco le 4 classificazioni principali di aceto balsamico: 

L’Aceto Balsamico Tradizionale: Considerato il migliore per il suo ricco gusto. Le caratteristiche principali sono: la bottiglia specifica a forma di cipolla con l’etichetta del Consorzio, di colore marrono/nero con un sapore che è un misto di aspro e dolce, e la densa consistenza che la si vede quando viene versato dalla bottiglia. L’Aceto Balsamico Tradizionale viene prodotto solo col mosto d’uva. I prezzi variano da 60 euro a 350 euro.

12 anni: Adatto per uova, primi, carne rossa, pesce e crostacei.

25 anni: Perfetto per formaggi, dolci, gelato, frutta fresca o come digestivo.

25 + anni: Ideale per degustarne qualche goccia con un cucchiaino di porcellana bianca

Aceto Balsamico Condimento: Questi aceti balsamici seguendo quasi gli stessi metodi di quelli tradizionali, ma in uno dei processi si diversificano. Potrebbe essere che il produttore non si trova nella zona di Modena, tre tipi di legni sono usati invece di cinque oppure l’invecchiamento è inferiore ai 12 anni. L’Aceto Balsamico Condimento viene prodotto solo dal mosto d’uva. I prezzi cominciano da 20euro. Questo tipo di prodotto è perfetto per l’uso quotidiano per: insalate, pane, mozzarella, pomodori e salse.  Il prodotto dovrebbe essere usato a fine cottura.

Aceto Balsamico di Modena: Questi sono aceti industriali e vengono prodotti in un breve periodo, di solito in tinozze di metallo con trucioli di legno per insaporirli. Questi aceti balsamici commerciali sono di solito un misto di mosto, aceto di vino rosso, solfiti e a volte zucchero e coloranti. Se volete comprare questi tipi, vi suggerisco di cercare sempre quelli con solo mosto e aceto. I prezzi variano dal 5 a 15 euro.  Adatto per insalate e salse.

Imitazioni di Aceto Balsamico: Questi aceti non possono avere il nome Modena sull’etichetta, ma la loro confezione a volte è così simile a quella d’alta qualità che spesso è difficile vederne la differenza. L’unico modo è quello di guardare gli ingredienti. L’Aceto Balsamico Tradizionale e Condimenti sono fatti solo con il mosto d’uva mentre quelli industriali vengono fatti con il mosto e aceto. Gli aceti d’imitazione invece vengono prodotto con: aceto, zucchero, coloranti e altri conservanti. I prezzi variano da 2 euro a 10 euro, prezzo ingannevole per la scarsa qualità. Io cerco di evitare i prodotti contenenti ingredienti artificiali e quindi sconsiglio  questa tipologia di prodotto.

Per chi è appassionato di cibo, consiglio di fare un “food tour” in Emilia Romagna, la cosiddetta food valley dove potete assaggiare di prima mano alcuni prodotti DOP famosi come: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, e certamente, per una sosta allAcetaia Malpighi per degustare il loro Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico Tradizionale

Acetaia Malpighi Aceto Balsamico Tradizionale

Ristorante La Berlera :: Una Magica Esperienza Gastronomica a Riva del Garda

Ristorante La Berlera :: Una Magica Esperienza Gastronomica a Riva del Garda

Ho mangiato in tanti buoni ristoranti in Italia, ma pochi hanno catturato il mio cuore come La Berlera a Riva del Garda. La Berlera offre non solo cibo di eccellenza ma fornisce anche un’unica esperienza gastronomica che rimarrà nella vostra memoria per sempre grazie all’originalità della posizione :: location, la selezione degli ingredienti, i piatti creativi, l’attenzione ai particolari ed un servizio eccellente.

Perché la posizione di La Berlera è unica? Per cominciare, il ristorante si trova dentro una grotta scavata in una roccia nel 1794.  A questa roccia fu poi annessa una piccola torre di un castello, il tutto circondato dai picchi delle montagne e colline ondeggianti di vigneti.

La Berlera Riva del GardaAl confine della proprietà c’è un orto :: vegetable garden con una varietà di erbe che vengono usate per creare sapori originali come gelato alla vaniglia e rosmarino, sorbetto all’alloro, solo per citarne alcuni.  A parte qualche taglio di manzo, tutti gli ingredienti della La Berlera sono KM 0, il che significa che sono acquistati in loco in modo da sostenere i contadini e i venditori dei paesi vicini.

La Berlera Riva del GardaProprietario e Chef, Gianluca Guglielmi crede molto nel consumo dei prodotti di stagione :: seasonal products.  Di conseguenza, il menu viene aggiornato periodicamente in modo da includere solo gli ingredienti più freschi e saporiti di stagione.

La Berlera Riva del GardaAnche se siete in una fresca e umida grotta, l’arredamento e l’attenzione ai dettagli vi dà la sensazione di essere a casa: ci sono le tavole di legno, sedie con i cuscini colorati, ciotole piene di frutta, piante e fiori e non mancano, le mensole con i libri. C’è anche una scaffalatura piena di verdure sott’olio e marmellate fatte in casa :: homemade marmalade. 

La Berlera Riva del GardaCon decenni di esperienza tra proprietà e consulenze, la cosa che mi piace di più delle ricette di Guglielmi è che ogni piatto ha una varietà di consistenze e gusti per stimolare il palato :: palate:  da cremoso a croccante, da saporito a rinfrescante, le papille gustative sono guidate attraverso un labirinto pieno di novità.

La Berlera Riva del Garda

La Berlera Riva del GardaAvevo menzionato in altri post che Mr. Italicano ed io non siamo grande tifosi dei dolci.  È un peccato che non abbiamo scattato una foto del piatto vuoto dopo aver divorato :: divoured tutti dolci in esso contenuti.

La Berlera Riva del GardaCome potete vedere dalla foto, non stavamo mangiando un dolce qualsiasi.  Abbiamo avuto davanti a noi un piatto di dolci fatti a regola d’arte.  Mi sono sentita in colpa di aver rovinato questo capolavoro :: masterpiece, ma era troppo buono per poter resistere!

La Berlera Riva del GardaUna cosa che mi piace dei ristoranti a conduzione familiare è che normalmente si trova un fantastico servizio unitamente ad una grande ospitalità :: hospitality. Qui alla La Berlera, il marito, la moglie e il figlio hanno lavorato sodo per creare un’esperienza gastronomica davvero unica e memorabile.

La Berlera Riva del GardaSe volete passare una giornata in un posto stupendo, vi consiglio Riva del Garda dove potete assaporare :: relish un momento magico con il panorama di un lago di montagna, colline piene di vigneti e uliveti, e godervi un’ esperienza culinaria di eccellenza alla La Berlera.

Nota: Questo post non è sponsorizzato o pagato dal turismo di Riva del Garda o dalla La Berlera. Pensavo semplicemente che sareste stati interessati di scoprire un posto nuovo ed un ristorante che meritano di essere vistati.

Due Fiere Italiane Che Non Potete Perdere: Vinitaly e Cibus

Due Fiere Italiane Che Non Potete Perdere: Vinitaly e Cibus

Se lavorate nel settore alimentare o del bevande, o siete semplicemente appassionati di cibo o un amante dei vini, ci sono due fiere :: trade shows principali che non dovrete perdere: Vinitaly e Cibus. Vinitaly si concentra sul settore del vino mentre Cibus è dedicato all’alimentare e bevande.  Le manifestazioni fieristiche di quest anno si sono già svolte, ma annotatevi sul vostro calendario la data di questi eventi per l’anno prossimo.

Vinitaly e CibusALCUNI STAND DA SEGNALARE DEL VINITALY 2014

LINI 910

Vinitaly e CibusFesteggiando :: celebrating gli oltre 100 anni di produzione, Lini 910, ha perfezionato l’arte di fare il lambrusco ed é riconosciuto nel mondo per il loro Metodo Classico.  Con un’immagine raffinata e moderna, Lini 910 lega assieme alla centenaria tradizione ed esperienza un look accattivante.

LUSVARDI

Vinitaly e CibusL’uva è raccolta a mano, il vino è fatto con passione :: passion, nei prodotti Lusvardi ho trovato il mio Brut Rosé preferito. Note delicate di frutti di bosco e mela verde si armonizzano per creare un delizioso drink d’estate.

CECI

Vinitaly e Cibus

I vini e le birre di Ceci sono tra i migliori prodotti in Italia grazie anche all’operazione di marketing creativo e innovativo.  Ecco alcuni dei miei preferiti design di bottiglie: il profilo di New York con le luci a led che illuminano la bottiglia, una bottiglia con stampa tessuto scozzese con tracolla per essere portata in giro, una bottiglia di lavagna unita di gesso e gomma per cancellare e una bottiglia di lavagna bianca con penna cancellabile e un pezzo di tessuto. Ceci offre i prodotti di alta qualità con stile :: style. 

BUGLIONI

Vinitaly e Cibus

Mentre alcune cantine di qualità sono seriose con la creazione delle loro etichette :: labels, Buglioni si diverte.  Ecco alcune dei nomi più creativi e originali che io abbia mai visto: Bugiardo, Ruffiano, Clandestino, Monello, Balordo e Vigliacco. Certamente ci sono anche le etichette che portano i nomi classici come Valpolicella e Amarone.  Parlando dell’amarone di Buglioni, è un vino che ricorderai per sempre. È un vino pieno e corposo che lascia ogni papilla gustativa innamorata.

ALCUNI STAND DA SEGNALARE DA CIBUS 2014: 

LOISON

Vinitaly e CibusLa prima volta ho assaggiato il panettone di Loison, è stato amore a primo morso.  Era morbido, dolce, pieno di frutta candita e uno strato cremoso, cosa che non ho mai visto nel panettone tradizionale.  Il loro stand a Cibus era curato come una casa vittoriana, mi sono sentita come una nobildonna che stava assaporando un tè. I muri erano addobbati di foto antiche e le mensole piene di scatole di diversi tessuti e colori molti raffinati :: refined. So esattamente dove ordinerò i miei regali di natale per l’anno prossimo!

CASINA ROSSA 

Vinitaly e CibusQuando ho visto lo stand di Casina Rossa mi sono dovuta fermare e  dare un’occhiata ai prodotti unici come olio e sale ai diversi gusti, passate di pomodoro impacchettate in modo particolari, belle alla vista che hanno catturato molti sguardi, e un’infinite fila di antipasti sottolio. Mentre parlavo con il proprietario, mi ha fatto vedere le foto del laboratorio dove riempiono tutti i vasetti a mano :: by hand. 100% autentico e artigianale, questo è il mio tipo di prodotto!

EVVIO

Vinitaly e CibusPandolia è il delizioso pane artigianale di Evvio che viene fatto con l’olio extra vergine di oliva, creando una sana alternativa alla ricetta tradizionale del panettone. La Pandolia viene preparata con pochi e semplici ingredienti ed è priva di conservanti ed aromi.  La pasta madre viene anche utilizzata durante il processo di lievitazione di 32 ore.  La missione di Evvio è di creare cibo sano fatto in modo artigianale con la migliore qualità.  Ci sto! Negli ultimi giorni mangiavo due tipe di Pandolia: il primo viene fatto con farina di frumento integrale con germe di grano, uvetta e arance candite e il secondo con mirtilli rossi e bacche di Goji. Tutto è due sono una perfetta colazione :: breakfast con una tazza di caffé.

AGNONI

Vinitaly e CibusMi è piaciuto parlare con uno dei proprietari di questa azienda familiare. Potete vedere quando qualcuno lavora con il cuore e l’anima :: soul, basta ascoltarli mentre parlano con trasporto e amore dei loro prodotti.  Dopo aver assaggiato una varietà di prodotti di Agnoni, come i carciofi alla cafona, paté di pomodori secchi e paté di olive verdi, sono arrivata alla conclusione che non sarebbe difficile parlare animatamente dei prodotti Agnoni perché sono tutti veramente squisiti. Oltre agli antipasti, hanno una grande linea di prodotti fatti a mano provenienti dalla loro azienda agricoltura.

GALVANINA

Vinitaly e CibusQuello che più mi è piaciuto dei prodotti Galvanina è che sono fatti senza coloranti e conservanti :: preservatives, a differenza da altri marchi di bevande che si trovano oggi nei supermercati.  Galvanina invece usa: zucchero di canna per dolcificare le bevande, l’acqua fresca dalla fonte Galvanina, e aggiungono anidride carbonica.  Oltre ai loro drink gassati, la loro gamma di  succhi biologici 100% è vincente rispetto ai loro competitori.

AMARCORD

Vinitaly e Cibus Stavo rinunciano a bere birra in Italia. Dopo averne assaggiati tanti tipi diversi, imparagonabili alle birre dai sapori originali bevute nel Nord Ovest degli stati uniti, fino a quando non mi sono fermata allo stand di Amarcord.  Qui finalmente ho gustato fin dal primo sorso :: sip di birra  artigianale “Bruna” i sapori di casa. È stato un momento di paradiso, finalmente ho trovato una birra di eccellenza in Italia.

Zuppa Inglese :: Un Classico Dolce Italiano

Zuppa Inglese :: Un Classico Dolce Italiano

Gli stranieri conoscono il tiramisù e la pannacotta come classici dolci italiani, eppure la zuppa inglese che è un’altro dessert tradizionale non viene mai nominato.  Essendo una americana che vive in Emilia Romagna, sento spesso parlare della zuppa inglese e quindi ero curiosa di sapere che come viene preparato. Per questo, ho deciso di andare al ristorante Rosa dei Venti per scoprirlo!

 Zuppa-Inglese

Mentre Angela Pidalà cuoca e co-proprietario del ristorante assieme con suo marito Vincenzo mi ha spiegato che “il trucco per preparare una buona zuppa inglese sta nel fatto che noi usiamo ingredienti delle migliori qualità, facciamo tutto a mano, in molti altri ristoranti vengono usati prodotti già preparati.”

Zuppa-InglesePer chi non ha mai sentito parlare di zuppa inglese, vi dico che è un dolce al cucchiaio tipico dell’ Emilia-Romagna che esiste forse da 16.mo secolo o anche prima.

Per preparare questo amato dolce, la prima cosa da fare è di portare a bollire il latte scremato poi aggiungere la buccia di un limone biologico e della vanillina. Mentre il latte bolle, dovete prepare la crema cercando di usare i tuorli il più freschi possibile.

Zuppa-InglesePoi, viene aggiunto lo zucchero e latte freddo.

Zuppa-IngleseSeguito dalla farina 00 setacciata per produrre una miscela gialla intensa.  Setacciando la farina è molto importante per evitare i grumi.

Zuppa-Inglese

Il latte caldo viene aggiunto al composto e mescolato fuori dai fornelli fino ad avvenuta amalgama poi rimettere sul fornello tenere mescolato costantemente fino a bollire. A questo punto la crema dovrebbe essere densa, la schiuma sparita e la miscela avrà assunto un colore giallo pallido. Spegnere il fuoco.

Zuppa-IngleseMentre la crema si raffredda, i Savoiardi sono tagliati in 3 pezzi per la lunghezza, inzuppati in Alchermes e messi nelle tazze singole.  Potreste anche metterle in fila sul fondo di una ciotola.

Zuppa-IngleseUn cucchiaio di crema viene messo in ogni tazza, la crema rimanente viene mescolata con il cacao setacciato e messo sopra lo strato di crema precedente.

Zuppa-IngleseAlla fine il pezzo di biscotto che esce dallo strato di cream viene piegato in giù e il dolce a questo punto è pronto per essere consumato oppure conservato in frigorifero.

Zuppa-Inglese

Ecco qua: tutto ciò di cui avete bisogno di sapere per fare una zuppa inglese. Se siete in zona Reggio Emilia, provatela al ristorante Rosa dei Venti. Se sieti lontani, potrete provare questa ricetta simile da Jul’s Kitchen, un’altra blog bilingue scritto da un’italiana.

Non perdete questo articolo che vi spiegherà come fare la pizza con il forno a legna. 

Un Weekend di Fuga nella Campagna del Prosecco

Un Weekend di Fuga nella Campagna del Prosecco

Amo il vino rosso :: red wine.  Adoro i sapori robusti che coccolano le mie papille e mi scaldano come un fuoco vivace.  Non sono mai stata entusiasta dei vini bianchi e prosecchi.  Il loro sapore fresco non mi soddisfa, perché molte  persone apprezzano i vini bianchi e i prosecchi italiani, in particolare?  Ecco perché ho deciso di andare a fare un weekend nella zona del prosecco in Veneto per capire meglio il perché di questo apprezzamento. Fra le colline ondeggianti ricoperte di vigneti nodosi, non solo ho trovato la risposta che stavo cercando ma ho anche scoperto cinque altre sorprese incantevole.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-Malibran-VineyardLe zone di Valdobbiadene e Conegliano producono i prosecchi più prestigiosi siglati DOCG o “denominazione di origine controllata e garantita” che dimostra che questo vino è stato prodotto in una specifica regione usando metodi tradizionali.  La differenzia fra DOC e DOCG è che i vini DOCG richiedono che la produzione del vino venga analizzata ed approvata da una persona abilitata dal governo prima che il vino venga imbottigliato.  Tutte queste procedure aiutano i consumatori a scegliere un buon prosecco tra le varie imitazioni :: imitations.  Questo è uno degli errori che io ho compiuto nel passato. Ho comprato i prosecchi che venivano prodotti da aziende grosse con l’aiuto delle macchine e non cultivate nel terreno giusto.  Contrariamente ad altre zone in Veneto, le aree di Valdobbiadene e Conegliano hanno due differenze particolari:  sono zone collinari e conseguentemente l’uva deve essere raccolta a mano e il suo sapore frutto del microclima nel quale viene prodotta lascia la sua impronta particolare sulla terra e nell’aria.  Non bisogna dimenticare che queste zone sono piene di cantine piccole dove i viticoltori lavorano per passione e non solo per denaro.

CANTINA DI MALIBRÀN

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-MalibranFra le diverse cantine che abbiamo visitato, io e Mr. Italicano ci siamo trovati d’accordo che la cantina Malibràn è una delle migliori. Il segreto sta nell’esperienza accumulata negli anni tramandata di generazione in generazione che permette di produrre i Prosecchi Superiori.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-MalibranMentre assaporavo un sorso :: sip di frizzante Prosecco ascoltavo anche Maurizio Favrel che spiegava la storia della sua cantina di proprietà familiare, e la mia titubanza iniziale nei confronti dei Prosecchi è venuta mancare e sono nello stesso tempo riuscita a godermi gli aromi di pesche bianche, albicocche, pere e mele mature.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-MalibranFra le diverse varietà di prosecchi, sono rimasta impressionata dal “Sottoriva Sur Lie Col Fondo Senza Solfiti” che è un Prosecco di Malibràn che è 100% naturale e senza solfiti. Mentre la fermentazione in quasi tutti i Prosecco di oggi succedono nel autoclave, questo Prosecco in particolare lo fa direttamente in bottiglie come una volta.  Il lievito :: yeast non è tolto come fatto con la Champagne, ma viene lasciato in bottiglia fino al momento di servire, a qual punto potrebbe essere versato, lasciano i sedimenti al fondo o scosso per assaporare il terroir autentico.  

VILLA MARCELLO MARINELLI

Sebbene Mr. Italicano ed io siamo andati nella zona di Valdobbiadene per sapere di più dei Prosecchi, abbiamo anche avuto una sorpresa deliziosa quando siamo arrivati al nostro albergo, Villa Marcello Marinelli, una classica villa italiana situata tra le colline pedemontane delle Alpi a Cison di Valmarino.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-Villa-Marcello-Marinelli  La villa è stata costruita nel 1500 e decorata in stile veneziano.  Abbiamo passato mattinate spensierate nella sala lettura, una serata nel salone da pranzo decorata con affreschi del 16mo secolo mentre cenavamo con i tradizionali piatti veneti fatti a mano. La gestione familiare ci ha offerto un’ospitalità :: hospitality molto piacevole che ha trasformato il nostro weekend in uno soggiorno indimenticabile che spero di ripetere un giorno.  Poiché Villa Marcello Marinelli si trova a solo 50 minuti da Venezia, è un posto perfetto per chi vuole fare un viaggetto e godersi un’esperienza unica e rilassante in questa bellissima zona.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-Villa-Marcello-MarinelliCASTEL BRANDO

A solo 5 minuti dalla villa, troverai una funicolare :: funicular che ti porta al Castel Brando, un immenso castello medioevale restaurato per essere adibito ad albergo, centro benessere, teatro, bar e ristorante.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-Castel-BrandoMr. Italicano ed io, in questo castello abbiamo gustato un drink e musica jazz dal vivo una sera,  le pizze di kamut fatte al forno a legno e sorbetto al limone.  Nel grande giardino adiacente le mura del castello che sovrastano le luci dalla città, creano un’atmosfera perfetta e romantica per rubare un bacio.   

CAMPAGNA

Tra le degustazione di Prosecco e le visite al castello, ti rimarrà anche il tempo per vagabondare attorno alla campagna, sia a piedi che in macchina.  Solo qualche minuto dalla Villa Marcello Marinelli c’è un sentiero :: trail che ti porta al fianco di un ruscello, oltre a due mulini e attraverso una foresta.

A-Weekend-Getaway-In-Prosecco-Wine-Country-TrailDurante la nostra camminata abbiamo visto cartelli con frasi stimolanti da far riflettere.  La mia preferita è stata questa:

Un Weekend di Fuga nella Campagna del ProseccoIn un raggio di 20 minuti dalla villa troverai tanti paesini carini, vigneti ondeggianti e laghi sereni.

Un Weekend di Fuga nella Campagna del ProseccoPICNIC IN UN VIGNETO

Durante il tuo tour della campagna, fermati anche all’Osteria senza Oste per un picnic tra i vigneti con un panorama veramente magico.

Un Weekend di Fuga nella Campagna del Prosecco-Osteria-Senza-OsteQui troverai una piccola casa di compagna con una stanza con un paio di asini e una stanza semplice dove puoi scegliere tra diverse bottiglie di prosecco, salumi, formaggi e pane.  Prendi quello che vuoi, poi lascia una donazione :: donation per quello che mangi.

Un Weekend di Fuga nella Campagna del Prosecco-Osteria-Senza-OsteFuori ci sono alcuni tavoli per consumare il pasto in maniera semplice e godere la bella vista, sentire l’aria frizzante ed apprezzare il silenzio.  Mr. Italicano ed io abbiamo consumato qui il nostro pranzo di Pasqua.  Spesso il posto unito ad un cibo semplice producono un’esperienza memorabile. Non sei d’accordo?

La Mia Prima Intervista Su Una Rivista!

La Mia Prima Intervista Su Una Rivista!

Oggi è una giornata fantastica, ma non solo oggi questo si sta ripentendo da diversi giorni.  Come prima cosa, ho conosciuto Oscar Farinetti, il proprietario di Eataly, ed ora è stata pubblicata su Fine Dining Lovers la mia prima intervista!

Italicana Kitchen appears on Fine Dining Lovers

Vedere il mio volto sull’homepage di una delle mie riviste preferite a fianco di foto di chef famosi, articoli sulle ultime tendenze, ricette ed eventi gastronomici, non succede ogni giorno.

Sono molto contenta di questa opportunità soprattutto perché il blog italicana kitchen è nato solo 3 mesi fa. Un grande ringraziamento a tutti voi lettori che seguite e fate commenti sul mio blog, sulle pagine di Facebook, Pinterest, e Twitter! Senza di voi, il mio blog non esisterebbe!