Dato che io e Mr. Italicano abbiamo passato il weekend con alcuni amici su una barca a vela in Liguria, mi sembra più che appropriato questa settimana aggiungere alla mia rubrica una ricetta del pesto alla genovese.
Se pensi di fare un viaggio in Liguria, ti consiglio:
3 Cose Da Fare in Liguria
- Affitta una barca a vela per 2-3 giorni. Con la barca a vela puoi vedere tanti diversi paesi sulla costa. Puoi noleggiare uno skipper e la barca solo per te e i tuoi amici o puoi unirti ad un altro gruppo di turisti. Mr. Italicano fa lo skipper. Chissà se un giorno offriremo dei tour in barca a vela dove potrete gustare piatti preparati da me direttamente! Mi piacerebbe. :-)
- Fai uno salto a Camogli. Eccoti un bellissimo dato: il nome viene da l’unione di due parole, “ca” (corto per casa) e “mogli” perché era il paesino delle mogli quando i pescatori erano fuori in mare. L’architettura e le case colorate sono davvero uno spettacolo!
- Mangia la focaccia genovese a Portofino. Wow, questo è davvero da fare. Non c’è nulla come la focaccia genovese appena sfornata. A due passi dal porto sulla viuzza principale vedrai l’unico panificio sul lato destro della strada. Chiedine una fetta e goditi questa prelibatezza passeggiando di nuovo verso l’acqua. Porta i tovaglioli o sii disposta a leccarti l’olio d’oliva dalle dita. :-)
Una cosa che ho scoperto questo fine settimana è stata la differenza tra le parole “pesto genovese” e “pesto alla genovese”. Pesto genovese indica il pesto tradizionale e per usare questo nome 7 ingredienti devono essere utilizzati: Basilico Genovese DOP, olio extravergine di oliva della riviera ligure, Parmigiano Reggiano, Pecorino, pinoli, aglio e sale. Quando ci sono modifiche a questa ricetta tradizionale dovrebbe essere chiamato “pesto alla genovese”. Quindi, dato che la mia ricetta utilizza il basilico del mio giardino, a volte le noci al posto dei pinoli e non utilizzo un pestello e mortaio per pestare gli ingredienti, il nome corretto per la mia versione è: pesto alla genovese.
La cosa furba del pesto alla genovese è che è molto versatile. In Liguria tradizionalmente veniva utilizzato come condimento per i primi, soprattutto trofie, gnocchi e minestrone. Ora troverete una marea di ricette che incorporano questa deliziosa salsa. Per esempio, mi piace mescolare il pesto alla genovese alle uova strapazzate, oppure spalmarlo sopra i pancake alle zucchine, poi è davvero buonissimo sopra una frittata guarnita con scaglie di asparagi e mozzarella. Le opzioni per esprimere la tua creatività sono davvero infinite, e il gusto deciso e fresco arricchisce tantissimo un piatto.
Il pesto alla genovese può essere facilmente congelato. Si può versare in un piccolo vasetto, congelarlo in freezer e lasciarlo scongelare prima dell’uso o si può versare nella vaschetta per il ghiaccio. In questo modo puoi togliere un cubo o due a piacere quando ne hai bisogno senza dover scongelare un vasetto intero. Essendo così facile, ne faccio sempre una buona scorta per l’inverno! :-)
Ormai l’estate è giunta al termine. Voi cosa avete fatto per festeggiare gli ultimi giorni?
- 55g foglie di basilico, senza gambo, pulite e asciugate
- 50g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 50g di pecorino
- 1 spicchio di aglio, senza buccia
- 2 cucchiai di pinoli o di noci
- 100 ml di olio extra vergine di oliva
- 2 pizzichi di sale marino
- *Per una versione vegana, basta non aggiungere il formaggio
- *Se non avete il pecorino, potete semplicemente usare 60g di Parmigiano Reggiano
- In un robot da cucina, frullate le foglie di basilico e il Parmigiano Reggiano. Aggiungete il resto degli ingredienti per il pesto e continuate a frullare per altri 1-2 minuti, aggiungendo più olio extra vergine di oliva all’occorrenza. Aggiustarlo di sale.
- Conservazione: Tenetelo nel frigorifero coperto da uno strato sottile di olio extra vergine di oliva. Questo impedirà al pesto di diventare nero. Consumatelo entro 5-6 giorni.
- Congelare: Versate il pesto in piccoli vasi di vetro, chiudeteli bene e metteteli nel freezer. Potete anche congelare il pesto nelle vaschette di ghiaccio. Appena congelato trasferite i cubetti di pesto in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico. Consumate entro 12 mesi.
Davvero un blog di alta qualità, che si rivela anzitutto nell’attenzione ai dettagli (e quando si menzionano aziende sono le poche serie).
Forse è per questo che ci sono evidenti segni di non-affollamento. La “gente” odia la qualità — così come tutto quello che non capisce —, e non ci si può far nulla).
Ciao Michele, grazie per i tuoi commenti. Il mio obiettivo è di promuovere prodotti e ingredienti di alta qualità, cerco di fare il mio meglio e ringrazio chi mi aiuta a migliorare. Qualsiasi suggerimento è per me uno stimolo a creare contenuti di valore per chi mi segue, nella speranza che sempre più lettori possano scoprire qualcosa di interessante.