Una cosa importante che ho imparato vivendo in italia è che gli italiani non mangiano “cibo italiano” ma “cibo italiano regionale”. Certamente negli ultimi anni la cucina locale viene alternata un po’ di più grazie ad internet e alla possibilità di trovare più ingredienti non strettamente regionali nei supermercati, solo in compagna o nei piccoli paesi troverete quasi sempre le ricette tradizionali di quella regione. Oggi parliamo dell’Emilia-Romagna, la cosiddetta “valle del cibo” :: “food valley.”
Nonostante in America ci siano diverse catene del cibo sparse ovunque, anche lì esistono diversi cibi in base alle regioni; il sud ha una cucina molto grassa e piccante :: spicy, la parte interna offre tante ricette di carne, e le regioni sull’oceano ovviamente offrono più pesce. Anche se noi siamo abituati a vedere diversi piatti quando viaggiamo negli stati uniti, per noi, l’italia ha un solo tipo di cibo: cibo italiano. Poichè che l’italia ha la stessa dimensione dello stato dell’Arizona, non pensiamo quasi mai da quale regione provengono gli ingredienti…pensiamo solo che si tratta di “un prodotto italiano”. L’americano medio, forse avrà mangiato il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma o l’aceto balsamico di Modena, ma non sa sicuramente che questi prodotti provengono dall’Emilia-Romagna, per lui sono prodotti italiani.
Dò per scontato che gli italiani conoscano da dove provengono i diversi prodotti alimentari italiani o che conoscano le ricette più famose delle diverse regioni, in realtà è impossibile conoscerle tutte perché le ricette non sono solo regionali ma variano anche da paese a paese. Mi ricordo ancora quando un amico ligure è venuto a trovarmi ed ha trovato l’erbazzone una novità. Per chi non lo sa, l’erbazzone è una torta salata di bietole :: swiss chard di origine Reggiana come altre ricette famose sono le piadine, le tigelle e i tortelli di zucca o di spinaci.
Non da dimenticare sono le tagliatelle che spesso vengono condite con il ragù alla bolognese ma io le preferisco condite con le verdure.
Tagliatelle Integrale al Cavolo Nero e Tartufo
Tagliatelle con Asparagi e Piselli
La lista delle ricette squisite possono continuare all’infinito. È bellissimo trovare così tanta varietà spostandosi solo 200 km (e a volte anche meno!). L’unico modo per capire il mondo del cibo in Emilia-Romagna è quello di visitare la zona e non dimenticare di fare tre cose:
1. Mangiare nelle trattorie dove le ricette cucinano in modo tradizionale
2. Fare un giro dai produttori come quelli del Parmigiano Reggiano o aceto balsamico di Modena.
3. Fare corsi di cucina :: cooking courses
Se non riuscite a venire in zona, una buona alternativa è cucinare diverse ricette che potrete trovare su internet. La bellezza del cibo è che le papille gustative :: taste buds possono viaggiare e scoprire nuovi sapori senza lasciare la casa.
Se volete approfondire le vostre conoscenze su come viene prodotto il parmigiana reggiana, il prosciutto di parma, l’aceto balsamico :: balsamic vinegar, l’erbazzone, i tortelli e volete fare un giro della città, vi consiglio di rivolgervi a Reggio Lingua, una scuola di Reggio Emilia che organizza oltre a corsi di lingua (italiani e stranieri), le vacanze in agroturismo, corsi di cucina e attività culturali come visite ai produttori di formaggio, aceto balsamico e anche tour della città.
*Questo post non è sponsorizzato da Reggio Lingua. Ho frequentato i loro corsi d’italiano per 3 anni e vi consiglio i loro servizi culturali perché sono interessanti e divertenti.