Non mi fraintendete; Roma, Firenze e Venezia sono tre città da non mancare quando volete viaggiare in Italia, ma per chi le avesse già visitate, oppure per gli amanti della natura, vi consiglio un viaggio :: trip in Umbria, anche chiamata “il cuore verde d’Italia”.
Il paesaggio dell’Umbria consiste di boschi, vallate, colline e vigne che si estendono all’orizzonte arricchite alla presenza di castelli, borghi e casali medioevali, sparsi qua e là. Tanti di questi casali e stalle sono stati rinnovati e convertiti in agriturisimo :: farm vacations. Io e Mr. Italicano abbiamo avuto l’opportunità di passare un weekend di relax al bel Agriturismo L’Elmo che è situato nelle compagne di Orvieto, a 25 minuti dalla bellissima città medievale.
Tutte le cose in Italia hanno una storia. Il casale fu costruito per il principe della zona, utilizzando materiali locali come pietra, legno di quercia e sabbia. Tutto è stato proprietà della Famiglia Ruspoli fino alla fine degli anni ’70 poi ha cambiato gestione ed è stato acquistato dalla Famiglia Agneni che ha introdotto la coltivazione del nocciolo bio :: organic hazelnuts. Io e Mr. Italicano non avevamo mai visto un albero di nocciole prima. Abbiamo anche scoperto che i tartufi prestigiosi crescono spontaneamente alla base di questi alberi e vengono quindi usati regolarmente nel menu dell’agriturismo. Che fortuna!
Attraverso gli anni il casale e la stalla ::stable furono restaurati e convertiti in un agriturismo che ha aperto le porte nel 2000. Abbiamo dormito in una stanza carinissima, tutta di pietra e legno antico. Devo dire che dormire nella campagna ci ha regolato un sonno beato. Non c’era il rumore delle macchine che passavano per strada, solo i suoni della notte filtravano attraverso la finestra aperta. Ci siamo addormentati con cinguettii dei grilli e il fruscio del vento tra gli alberi vicini.
Avevo fatto una passeggiata attorno l’agriturismo, senza però apprezzare realmente il giardino ben curato fino a quando Marina mi ha accompagnata in un tour privato della proprietà della sua famiglia. Mi ha descritto ogni pianta, fiore, ed i principali alberi e cespugli :: shrubs. Non c’era ancora la frutta, perciò non mi ero accorta che gli alberi che stavo guardando erano un ciliegio, un kiwi, un noce o un alloro. Non avevo visto la lavanda che cresceva vicino il vialetto. C’era tantissimo che avevo perso durante la mia passeggiata solitaria… grazie Marina!
Poco dopo, Marina mi ha mostrato il suo orto bio ::organic vegetable garden dove in estate coltiva più di 7 diverse varietà di pomodori, diverse tipologie di insalata, sedano, peperoni, carciofi e cetrioli, solo per citarne alcune. In inverno, troverete invece i broccoli romaneschi, broccoletti, cime di rapa e altre verdure invernali. Marina prepara le colazioni e le cene ultilizzando questa frutta e verdura biologica, insieme alle pecore e alle galline che sono sempre allevate sulla loro terra. Troverete prodotti veramente biologici dall’Agriturismo L’Elmo come l’olio extra vergine di oliva, creme spalmabili di nocciole e marmellate.
Per le attività in zona, potete vistare diverse cantine se volete fare degustazioni di vini :: wine tastings locali. Vi consiglio assolutamente un giro al duomo spettacolare a Orvieto oppure godervi un po’ di relax vicino la piscina con un buon libro e un bicchiere di vino bianco. Il panorama è davvero mozzafiato. Vedrete i cavalli liberi che pascolano subito dietro la staccionata. Che bellissima sensazione di liberà e ritorno alle origini!
E poi, se volete fare qualcosa più attivo, potete anche andare a cavallo nella compagna! L’agriturismo ha infatti un maneggio con diversi cavalli e offre gite e lezioni sia per i principati che per gli esperti. Io e Mr. Italicano stiamo facendo un corso di equitazione vicino casa, ma non è nulla in confronto alla bella esperienza che abbiamo passato trottando nei prati aperti e sui sentieri di terra ::dirt trails.
Che weekend di relax totale! Se state cercando una bellissima esperienza di relax, cibo fatto in casa, panorami incantevoli e libertà, vi suggerisco di passare qualche notte all’Agriturismo L’Elmo.
Il weekend scorso sono stata invitata, insieme a sei altri wine/food/travel blogger, in Umbria per partecipare ad un educational tour basato sull’eco-turismo ed enogastronomia.Potete leggere di più di questa mia fantastica esperienza e prendete dei consigli di viaggio :: travel tips dal mio post precedente sull’Umbria.Adesso, parliamo di un delizioso piatto tradizionale che ho avuto il piacere di provare: la scafata. Oh Dio, se non avete mai provato questo stufato con le fave, preparatevi per una eccezionale bontà!
Le fave, chiamato “fava beans” o “broad beans” in inglese, sono i più vecchi fagioli conosciuti nel mondo. Come le lenticchie, sono usate in piatti vari della cucina europea e mediterranea. Le fave crescono in baccelli :: pods morbidi, ma sono molto più grandi dei piselli. In Francia e in America è tipico pelare la pelle trasparente che trovate sulla fava, ma qui in Italia, ho notato che le fave vengono semplicemente sbucciate e mangiate crude oppure cotte per la preparazione di diversi piatti.
Le fave sono l’ingrediente principale in questo piatto. Dopo di ché, potete mettere diverse verdure di stagione. Ho usato una cipolla Tropea, i piselli freschi e un grande mazzo di bietole :: Swiss chard. Gli asparagi sarebbero anche adatti, ma non li avevo in frigo.
La scafata è buona quando viene mangiata tiepida dopo aver esser cotta, ma come tanti grandi piatti italiani, diventa sempre più buona quando viene preparata in anticipo e mangiata uno o due giorni dopo. La ricetta tradizionale non chiede per il formaggio :: cheese ma Mr. Italicano l’ha provata sia con del parmigiano reggiano che con della burrata. Tutte e due erano buona variazioni al piatto tradizionale.
La scafata è un piatto tradizionale dall'Umbria che è piena di verdure di stagione e perfetto per l'estate!
Cuisine: Italian
Serves: 4-6
Ingredients
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio, tritato
1 cipolla Tropea, tritata
400g di fave fresche, sgusciate
285g di piselli freschi, sgusciati
400g di pomodori ciliegi, sbucciate*
350g di bietole, tagliate a pezze
1 manciata di menta o basilico, tritato
Sale e pepe nero appena macinato, qb
parmigiano reggiano grattugiato, qb (opzionale)
Instructions
Portate ad ebollizione una pentola media di acqua.Non aggiungete sale all'acqua di cottura altrimenti i piselli e le fave diventeranno duri. Mettete del sale alla fine della ricetta.
Mettete l’olio extra vergine di oliva in una padella. Aggiungete l’aglio e la cipolla e soffriggete per alcuni minuti.
Quando l’acqua bolle, buttate le fave e cuocetele per 2-3 minuti, poi scolatele (tendendo peró l’acqua di cottura) e mettetele nella padella con il soffritto. Aggiungete i pomodori, le bietole e un mezzo mestolo di acqua. Coprite la padella e cuocete per 15-20 minuti, mescolando ogni tanto e aggiungendo dell’acqua, se necessario per non attaccarsi alla padella.
Portate di nuova l'acqua a bollire e alla fine della cottura del composto delle fave, scottate i piselli nell’ acqua bollente per 1-2 minuti. Scollateli e aggiungeteli alla composta di fave insieme al basilico o menta. Mettete del sale e del pepe a piacere e del parmigiano reggiano se desiderato. Cuocete per altri 1-2 minuti. Servite tiepido o freddo. Sentirete ancora di più il loro sapore se la scafata viene preparata un giorno o due in anticipo.
*Per sbucciare facilmente la buccia dei pomodori, metteteli nel freezer per una notte e togliete le bucce sotto l'acqua tiepida oppure scottateli in acqua bollente per 1 minute poi metteteli sotto l’acqua fredda per togliere le bucce.
Devo confessare. Prima di iniziare a viaggiare seriamente, la mia conoscenza geografica dell’Italia era limitata a quattro città: Roma, Firenze, Venezia e Milano e una regione: la Toscana. Conoscevo questi posti grazie ai film di Hollywood, alla moda e all’arte. Non avevo la più pallida idea dei paradisi :: paradise che mi stavano aspettando…uno di questi è sicuramente l’Umbria.
Nonostante l’Umbria sia in una posizione geograficamente vantaggiosa (direi che è praticamente al centro dell’Italia) i turisti, anche italiani, non così spesso la visitano. Oppure, se fanno una gita in Umbria, è spesso limitata solo alla città di Assisi. È un peccato perché l’Umbria offra veramente tanta roba: infiniti siti storici e borghi medievali, una buona enogastronomia, un paesaggio collinare spettacolare e varie attività all’aria aperta per gli amanti della natura :: nature.
Non conoscevo questo “cuore verde d’Italia” fino al weekend scorso, quando sono stata invitata da La Strada dei Vini del Cantico e Terre dei Bulgarelli a partecipare insieme a sei altri wine/food/travel blogger in un educational tour basato sull’eco-turismo e enogastronomia :: food and wine.
Photo Credit: Giusi Carai
Siamo stati recuperati alla stazione di treno con macchine elettriche da Umbria Green Card.Non sono mai stata in una macchina elettrica :: electric car, ma ho sempre apprezzato l’idea di girare senza inquinare. La prima cosa ho notato quando sono salita al bordo è stato il silenzio. Nel sedile dietro della macchina mi sono persa in un trance nel guardare i boschi, vallate, colline, vigne, prati e castelli che passavano davanti ai miei occhi. Il silenzio rende tutto il resto più intenso. Tutti i colori si mischiavano insieme come un dipinto vibrante di Claude Monet.
Come la panorama volava via fuori della macchina, anche il nostro weekend insieme è passato rapidamente. Qual’è la frase? Ah, sì. “Il tempo vola quando si diverta.” Era propio così. Ma non sono triste, perché la cosa magica di viaggiare è che posso portare sempre con me tutte i ricordi delle emozioni e dei momenti più memorabili. Ricorderò sempre il mio primo sorso di Sagrantino di Montefalco DOCG del 2007 che era tannico ed intenso con un bouquet ricco di aromi di frutti rossi, cannella e terra :: soil. Non dimenticherò mai la nostra gita in jeep elettrica una giornata di tarda primavera, 25 gradi, sole e niente umidità, persi in mezzo le vigne e gli oliveti che hanno più di 400 anni! Rimarrà sempre nella mia mente il primo morso alla scafata, un piatto tradizionale fatto con le fave… che al mio ritorno ho cucinato per una settimana. Poi, ci sono tutte le belle conversazioni con gli altri blogger e organizzatori dell’evento coi quali mi sono trovata in sintonia, coi quali, guarda un po’, condivido pensieri e valori.
Esplorare le terre, conoscere gli umbri, scoprire le loro tradizioni e la loro storia, imparare curiosità e divertirsi in tutto è quello che regala ogni viaggio. L’Umbria mi ha dato grandi emozioni e vi invito ad andarci per capire il perché!
Ecco alcuni siti internet che vi possono aiutare a programmare il vostro prossimo viaggio in Umbria… e qualche posto da non mancare!
In Evidenza: Un tour molto informativo della loro grande orto biologico, e una passeggiata storica sul terreno che una volta fu una fortezza, poi un monastero ed adesso un agriturismo.
In Evidenza: Tour in auto elettrica attraverso i vitigni e oliveti, seguito da una degustazione dei loro vini e del loro olio extra vergine di oliva sulla terrazza fatto di legno riciclato e tappi inutilizzati.
In Evidenza: Da provare è il loro vino dolce “Vero Amore Sangiovese Passito”. Le uve sono selezionate e raccolte a mano, appassite su telai al sole e lavorate con il torchio di legno manuale, come una volta.
Questo weekend ho condotto uno showcooking a Toma & Tomi, una bellissima e ricercata formaggeria a Carpi in Emilia-Romagna. Ho mostrato come preparare la mia torta rustica con bietole, feta e gorgonzolaed i pancake sia dolci che salati.È stata una serata splendida passata in bella compagnia, buon cibo e buon vino e tante chiacchiere di cucina. Eccovi un breve video della serata.
Se vi trovate a Carpi, passate da Toma & Tomiper un bicchiere di vino e un tagliere di formaggio, e godetevi l’atmosfera artistica ed invitante, oppure prendete del formaggio e dei cracker da consumere in un parco vicino per un picnic piacevole all’aria aperta.
La proprietaria, Loanna Giroldi, è un’esperta dei formaggi di stagione e il suo negozio è pieno anche di prodotti artigianali e bio oltre a mensili di libri di cucina. È anche uno spazio perfetto per le mamme perché mentre godete un aperitivo, c’è uno spazio dedicato per i bimbi con libri, giochi e una grande lavagna per disegnare.
Grazie a Loanna per avermi ospitato, ad Arianna Gandolfi per aver organizzato questo evento e a tutti quelli che hanno partecipato a questa bellissima serata!
Come sapete già qui in Italia ogni regione, anzi, spesso ogni paese, ha i suoi piatti:: dishes tradizionali. L’erbazzone è uno di questi; proviene da Reggio Emilia nell’Emilia-Romagna. Questo breve video è un modo per mostrarvi che cos’è e come viene preparato a casa. Enjoy!
Ricordo ancora la prima volta ho mangiato l’erbazzone. È successo più di sei anni fa ormai, ed era il mio secondo mattino un cui mi son svegliata qui in Italia…la mia nuova casa :: home. Avevo camminato al centro per un cappuccino e una brioche ma il tipo di brioche che mi piaceva di più (quello integrale con miele) non c’era e quindi ho indicato il quadretto nella vetrina…non avevo la più pallida idea di cosa fosse. La persona dietro il banco ha detto un nome strano, “erbazzone”, e ho annuito. Usavo gesti perché mi sentivo sempre in imbarazzo quando dovevo parlare la lingua italiana.
È stato amore al primo morso. Le verdure circondante dalla sfoglia erano deliziose. Anche se avevo vissuto a Roma per tre mesi durante l’università e avevo viaggiato un bel po’ in Italia, la gastronomia italiana mi stupiva sempre. È così vasta ::vast. Ci sono talmente tante varietà e diversità…è una scoperta continua di sapori nuovi.
Ho divorato quel pezzo di erbazzone e ho chiesto per un altro. Stavo mangiando le mie verdure, no? Sembrava un cibo vegetariano ma ho scoperto che spesso viene fatto con lardo e pancetta. Mio papà andrebbe matto per questo….ma per chi vuole l’erbazzone senza strutto, un’opzione decisamente più sana, potete semplicemente sostituirlo con dell’olio extra vergine di oliva; sarà ugualmente ricco di sapore :: flavor. Problema risolto.
Se volete provare una colazione o un antipasto autentico dall' Emilia-Romagna, preparate questa ricetta per l’erbazzone!
Recipe type: Italiano
Serves: 8-10
Ingredients
Per la sfoglia:
400g farina 00
10g sale
35g olio extra vergine di oliva
210g acqua tepida
Per il ripieno:
800g bietole
500g spinaci
1 mazzo (100g) di cipollotti con le gambe, tritati
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio d’aglio, tritato
100g Parmigiano Reggiano, grattugiato
1 manciata di prezzemolo, triato
Sale e pepe nero
Instructions
In una ciotola grande, mettete farina e sale. Mescolate. Aggiungete l’olio extra vergine di oliva, acqua e impastate. Aggiungete più acqua, un cucchiaio alla volta, se c’è bisogno, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formatelo in una palla, quando lo premete con un dito, dovrebbe lasciare un impronta; se è appiccicoso aggiungete un pochino più farina. Avvolgete la sfoglia nella pellicola e mettetela in frigorifero per mezz’ora.
Nel frattempo, portate in ebollizione una pentola grande di acqua e aggiungete del sale. Lessate le bietole e gli spinaci per alcuni minuti, scolateli bene.
In una padella grande, aggiungete l’olio extra vergine di oliva e cuocete l’aglio per un minuto a fuoco medio. Aggiungete i cipollotti e cuoceteli fino a quando non siano morbidi. Aggiungete le bietole e gli spinaci e cuocerli fino a quando non siano asciutti. Toglieteli dal fuoco e metteteli in una ciotola grande.
Scaldate il forno a 200°C (statico). Oliate una teglia rettangolare o cerchio di almeno 52 cm con olio extra vergine di oliva. Dividete la sfoglia in due e stendetela nella teglia con l’aiuto del matterello.
Quando le verdure sono raffreddate, aggiungete parmigiano reggiano, prezzemolo sale e pepe; mescolate bene. Mettete il ripieno sulla sfoglia e livellate la superficie tendendo un piccolo bordo. Mettete l’altra sfoglia sopra e richiudete l’erbazzone, pizzicandolo con le dita. Bucherellate tutta la superficie con una forchetta, facendo attenzione di bucherellate fino al ripieno altrimenti la sfoglia si gonfierà quando cuoce.
Cuocete per 30 minuti; lasciate raffreddare un po’ poi tagliatelo in quadretti. Mangiate tiepido o freddo; per colazione, pranzo o come una merenda o un aperitivo.